"In che modo si crea una poesia? Le parole si avvicinano tra di loro, si studiano, si abbracciano e resistono alle avversità, unite più forti di prima dalle affinità e dai baci che l'amore esalta o porta."
Proviamo allora a mettere in versi questo scritto semplice, proviamo cioè a creare dalle parole del testo la poesia corrispondente:
"Come nasce poesia?
S'avvicina la parola
ad un'altra che rimane
in attesa dell'abbraccio,
che se dopo vien libeccio,
non sarà nel vento sola,
diventando più di prima
la baciata tant'amata
sempre sua, sua rima."
In questo caso, la poesia è stata composta con versi ottonari, formati cioè da otto sillabe, con accenti metrici principali per la maggior parte cadenti sulla terza e sulla settima sillaba.
La costruzione è stata fatta in modo tale da evitare la sinalefe su tutti i versi, volendo cioè rispettare la sillabazione puntuale. Questo rigore però può rendere a volte la poesia meno flessibile e scorrevole, o più lontana dal parlato moderno.
Ecco che allora si può decidere di tener conto della sinalefe, ma anche di forzare le regole delle posizioni metriche, come attraverso una sineresi, cioè la contrazione di due sillabe in una sola: non sarà più garantita la sillabazione esatta, ma la lettura risulterà più morbida, più facile sarà la costruzione e maggiori o differenti saranno le sfumature o le espressioni:
"Come nasce la poesia?
Si avvicina una parola
ad un'altra che rimane
in attesa di un abbraccio,
che se viene poi il libeccio,
non sarà nel vento sola,
diventando più di prima
la sua rima tanto amata,
quella sempre più baciata."
Meglio prima o dopo? A voi la scelta.